Info
Aperture straordinarie
11, 12, 18 e 19 settembre
3 e 17 ottobre
7 e 21 novembre
5 dicembre
11:00-13:00 / 14:00-18:00 (ultimo ingresso 17:30)
Modalità di accesso
L’accesso allo spazio espositivo della Fondazione è libero, fino al raggiungimento della capienza massima di 5 persone. Superato il limite, vi verrà chiesto di attendere nel cortile esterno.
GREEN PASS: per accedere agli spazi, agli eventi, alle visite guidate e ai workshop della Fondazione è necessario presentare una delle certificazioni verdi COVID-19, in formato cartaceo o digitale, rilasciate al fine di attestare una delle seguenti condizioni:
• Avere effettuato la prima dose di vaccino o il vaccino monodose da 15 giorni
• Aver completato il ciclo vaccinale
• Essere risultati negativi a un tampone molecolare o rapido nell 48 ore precedenti
• Essere guariti da Covid-19 nei sei mesi precedenti
Il nostro staff vi chiederà di presentare la certificazione per il controllo: grazie della collaborazione!
Project Room #14
Nevine Mahmoud e Margherita Raso con Derek MF Di Fabio
Rosa in mano
a cura di Eva Fabbris
Con la mostra Rosa in mano di Nevine Mahmoud e Margherita Raso con Derek MF Di Fabio, dal 10 settembre al 17 dicembre 2021 la Fondazione Arnaldo Pomodoro presenta il secondo appuntamento del ciclo espositivo 2021 delle Project Room, progetto “osservatorio” dedicato ai più recenti sviluppi del panorama artistico internazionale, affidato per quest’anno alla guest curator Eva Fabbris.
L’insieme dei lavori esposti è una danza di posizioni e di contatti fisici; tra presenze e assenze, tra interi e parti, Rosa in mano è una mostra in cui la scultura si offre come celebrazione della vitalità del corpo. Le opere riunite hanno una spiccata qualità tattile, finanche sensuale, che è manifesta nella scelta dei soggetti e radicata nella loro natura esecutiva.
Nevine Mahmoud (Londra, 1988 – vive e lavora a Los Angeles) e Margherita Raso (Lecco, 1991 – vive e lavora tra Basilea e Milano) radicano entrambe la loro pratica in un corpo a corpo con materiali e tecniche: opere scolpite o soffiate per l’una, lavori a telaio meccanico o manuale per l’altra. Il risultato consiste per Mahmoud in oggetti a sé stanti, rappresentazioni spiccatamente sensuali di pezzi di corpi o di elementi naturali che si presentano come forme chiuse, mondi scultorei auto-riferiti. l tessuti di Raso si danno invece come opere che non hanno una forma prefissata e stabile: superfici di grande qualità tattile e visiva che occupano gli spazi pendendo dal soffitto, aggrappandosi alle pareti, appoggiandosi su superfici trovate. Il confronto tra le due artiste si espande grazie all’intervento di Derek MF Di Fabio (Milano, 1987 – vive e lavora tra Perdaxius e Berlino). Il lavoro di Di Fabio spesso consiste in workshop, il cui risultato finale è di relativa importanza oggettuale. La loro attenzione poetica è spostata sulle situazioni, su come si possano ascoltare e interpretare.
Clicca qui e ascolta Cuscino, l’audioguida realizzata da Derek MF Di Fabio in occasione della mostra.