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Arnaldo Pomodoro, Tavola dei segni, 1957, II, 1957 - Foto Giorgio Boschetti

Arnaldo Pomodoro
Tavola dei segni, 1957, II
, 1957

piombo e legno, 34 × 51 × 5,5 cm

All’inizio del mio lavoro di scultura le mie opere erano piccole o medie: sono partito “imitando” le tavolette degli Ittiti e dei Sumeri, i papiri egiziani, e ho composto le mie Tavole dei segni e poi le Tavole dell’agrimensore con una fitta serie di segni, un tracciato di punti, nodi e fili, come una scrittura arcaica e illeggibile. Usavo materiali come il piombo, facile da fondere, e talvolta l’argento o l’oro, utilizzando una tecnica di sapore primitivo, conosciuta nella vecchia bottega di un orafo a Pesaro, la fusione con l’osso di seppia.

Arnaldo Pomodoro

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