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Francesco Leonetti 
Il vecchio col bastone

a cura di Marco Rustioni
postfazione di Aurora Donzelli

La Fondazione Arnaldo Pomodoro ha deciso di promuovere alcune delle iniziative che si terranno nel corso del 2024 per celebrare il centenario della nascita di Francesco Leonetti (Cosenza 1924 – Milano 2017), cominciando con la pubblicazione del manoscritto inedito Il vecchio col bastone, preziosa testimonianza dell’instancabile fermento che ha sempre caratterizzato la creatività di Leonetti, fin nella sua ultima stagione.

L’incontro tra Francesco Leonetti e Arnaldo Pomodoro avviene a Milano nel 1963. Leonetti si era appena trasferito da Bologna su invito di Elio Vittorini per dar vita a «Gulliver», una rivista internazionale che avrebbe coinvolto figure del calibro di Italo Calvino e Roland Barthes. Il progetto non vide mai la luce, ma nel frattempo un lavoro presso Garzanti gli aveva permesso di cominciare a mettere radici in città. Parallelamente Pomodoro realizzava, proprio quell’anno, la sua prima Sfera, e vinceva il Premio internazionale per la Scultura della 7° Biennale di San Paolo del Brasile, che gli sarebbe valso da trampolino di lancio sulla scena artistica internazionale.

Quasi coetanei e impegnati in ricerche espressive per molti versi affini – nelle quali contano la polifonia dei linguaggi e uno sperimentalismo improntato alla relazione dialettica tra continuità con il passato e rottura innovativa – i due stringono subito una profonda amicizia, un sodalizio che non avrebbe conosciuto sosta fino alla scomparsa di Leonetti nel 2017. Quante le manifestazioni pubbliche del loro rapporto, espresso, oltre che sul piano personale, in forma di collaborazione e di scambio intellettuale? Si corre dalla creazione della rivista d’avanguardia «Che fare» (1967-1972) alla realizzazione dei film Shaping Negation (1970, con Ugo Mulas) e Processo politico (1971), passando per opere di Pomodoro che recano incisi i versi di Leonetti (come le Immagini del 1974, o i Segni e versi del 2007), arrivando fino al libro L’arte lunga, scritto a quattro mani e pubblicato per Feltrinelli nel 1992. Ma quanto più numerose le ore e i giorni di confronto, di discussione e di lavoro comune che hanno animato per anni lo studio di Pomodoro, a chiarire le ragioni profonde di un lavoro, a mettere a punto uno statement, a valutare le implicazioni di un progetto!

Leonetti è stato, in modo tanto intrinseco quanto discreto, uno dei più importanti collaboratori di Pomodoro: con la pubblicazione di questo libro la Fondazione intende celebrarne la memoria.